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Sciatt

Gli Sciatt sono frittelle ripiene di formaggio.
Il nome deriva dalla gobba creata dal ripieno, che li rende somiglianti a sciatt, cioè a rospi. Altri, pur riferendo il termine alla forma irregolare delle frittelle, lo vogliono sincope dialettale di sciadatto = già adatto, cioè senza forma, vicino all'italiano sciatto.

 

Ricetta

Difficoltà: Media  
Tempo:    50 minuti  
Tecnica di cottura:  Frittura 
Stagionalità:  Tutto l'anno 
Utensili: terrina, padella

Per porzione

Energia (kcal): 755   
Proteine (g): 35,4   
Lipidi (g): 31,0   
 

Preparazione per 6 persone:

FARINA DI GRANO SARACENO:  450 g 
FARINA BIANCA 00:  220 g 
FORMAGGIO TIPO BITTO O VALTELLINA CASERA:  450 g 
GRAPPA:   30 mL 
ACQUA MINERALE: q.b. 
BIRRA: q.b. 
SALE:   q.b. 
PEPE:    q.b. 
OLIO PER FRIGGERE:  q.b. 

 

Preparazione

Tagliare il formaggio a cubetti; 
lavorare in una terrina le due farine, la grappa e acqua minerale e birra necessarie ad ottenere una pastella ben liscia; 
riscaldare abbondante olio in una padella di ferro; 
con l'aiuto di un cucchiaio versare un cubetto di formaggio prima nella pastella e poi nell'olio bollente; 
friggere fin ad ottenere delle piccole frittelle di colore bruno; 
scolare su carta assorbente; 
servire con una insalatina di stagione. 
 

Note:  la lievitazione della pastella   
Per gonfiare la pastella degli sciatt, i ricettari indicano comunemente uno dei tre seguenti procedimenti: 

impastare delicatamente la farina con birra e acqua minerale in modo che il gas contenuto nei due liquidi si trasferisca nella pastella; 
sbattere a lungo ed energicamente la pastella con la frusta in modo da incorporarle una certa quantità di aria; 
impastare la farina con acqua tiepida in cui sia stata sciolta una quantità minima di bicarbonato di sodio e lasciare riposare il composto per qualche minuto prima di friggerlo. 
 

Le varianti
Le possibili variazioni riguardano principalmente le proporzioni tra la farina di fraina e quella di frumento, fino a un'immissione di quest'ultima per la quantità del 50%. 
Alcuni ricettari prescrivono solo farina di fraina. 
La frittura degli sciatt è da taluni eseguita, anziché con lo strutto, con abbondante burro bollente.

 

Abbinamenti
Gli Sciatt possono essere utilizzati per antipasto o come primo piatto, ma tradizionalmente si consumavano anche la mattina a colazione, assieme a un bicchiere di latte fresco, o nel pomeriggio per merenda. 
Come stuzzichino o nel corpo del pranzo (assieme all'insalata costituiscono un secondo con contorno) si abbinano con uno dei grandi vini rossi della Valtellina non troppo invecchiato.