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L'educazione alimentare inizia in famiglia

Cari mamme e papà,

- ma anche fratelli, nonni, zii e cugini - sappiamo molto bene che l’alimentazione è sicuramente un fattore di salute: dietologi e nutrizionisti sottolineano sempre che la dieta deve più che mai essere varia e completa, in particolar modo durante la fase della crescita, quando ogni nutriente ha un ruolo fondamentale per l’organismo.

Tutte le più recenti linee guida nutrizionali ribadiscono che frutta e verdura sono un mezzo di prevenzione per malattie degenerative ed obesità, oltre che eccellenti integratori naturali di vitamine e minerali e fonti d’acqua. Non a caso questi alimenti sono alla base di molti modelli alimentari autorevoli e scientificamente riconosciuti, come la Piramide Alimentare per esempio, e il sempre apprezzatissimo modello mediterraneo.

Ci sono poi il moto, l’attività fisica all’aria aperta, vivere nella natura che, soprattutto per chi abita in città, sono un ulteriore strumento di prevenzione che permette nostro organismo di rigenerarsi, purificarsi dalle tossine ed accogliere ed immagazzinare energie nuove e nutrienti buoni.

Questo lo sappiamo, ma una volta accolta e compresa la teoria, non è così facile passare alla pratica: questo è sicuro! In particolar modo quando si parla ai bambini e quando si tratta di cibo – e quindi di gusto.

E’ difficile che si ottengano risultati con l’imposizione e con le ramanzine. Molto più proficuo è dare l’esempio e lasciare che i giovani possano approcciarsi al cibo come ad un piacere, lasciandoli liberi di scegliere.

Ma così facendo i ragazzi poi cercano di rifugiarsi su merendine e dolciumi! Direte voi…

Ebbene non avete torto, perché i bambini sono costantemente influenzati da televisione, pubblicità e modelli alimentari sbilanciati verso queste categorie di prodotti.Non sono liberi di scegliere, sono diffidenti, preferiscono andare sul sicuro piuttosto che sperimentare una cosa che credono non buona: come se assaggiare un sapore sconosciuto fosse un supplizio!

Eppure sperimentare dovrebbe per loro essere un gioco. Mettere le mani in pasta, provare a cucinare, mangiucchiare, provare alimenti nuovi… queste sono pratiche buone e divertenti: lasciate che dicano la loro, lasciate che producano giudizi indipendenti. Serve ve lo assicuriamo!

Negli ultimi 20 anni, molti studi confermano che i bambini che hanno fatto educazione alimentare, hanno un rapporto migliore con il cibo: non lo vivono come un trauma, sperimentano di più, variano maggiormente la loro alimentazione. Il nostro - e vostro - compito, è proprio agire in questo ambito: trasmettere, tramite l’educazione alimentare, l’educazione al gusto. Questa è l’unica strada perché i figli possano diventare autodidatti e ascoltare le richieste dell’organismo, che sa lanciare messaggi e farsi sentire, affinché abbiano un atteggiamento positivo e curioso, e sentano di poter esercitare il loro “diritto di gusto”.

In questa sezione potrete trovare tanti suggerimenti utili per cucinare, mangiare e divertirsi insieme.