La Val Seriana dal 27 al 30 settembre 2018 celebra e promuovere il “Galà dello Spinato”. Un evento che catalizzerà a Gandino e nell’omonima Valle l’interesse di migliaia di visitatori, pronti a gustare le eccellenze (ma anche la coltura e la cultura) legate all’antico Mais Spinato di Gandino. Quattro serate all’insegna dell’alta gastronomia, con ospiti di prestigio, show cooking, musica d’autore e un’area giovani ricca d’entusiasmo. Un programma intenso, nel più ampio contesto de i “Giorni del Melgotto”, che sino al 14 ottobre accompagnano la stagione del raccolto.
Il Mais Spinato di Gandino è un’antica varietà bergamasca che arrivò nel borgo della Val Seriana nei primi decenni del 1600. È una varietà altamente qualitativa e organoletticamente pregiata, appartenente alla famiglia dei mais vitrei o semivitrei. Fu il primo mais a giungere in Lombardia. La dedizione al tessile della Val Gandino fece quasi scomparire negli anni le coltivazioni.
Dal 2007 un progetto di rivalutazione degli enti locali in collaborazione con il Crea – Unità di Maiscoltura del Ministero dell’Agricoltura (che ha sede a Bergamo dal 1926) sono rinate le coltivazioni, tutelate dalla De.C.O. (Denominazione Comunale d’Origine), una DOC locale ideata da Luigi Veronelli. I semi originali sono stati isolati grazie a una pannocchia conservata dai nipoti di anziani contadini.
Il Mais Spinato è tutelato come varietà agricola da conservazione e i suoi semi sono conservarti nel Global Seed Vault, il deposito mondiale dei semi da salvare creato sotto i ghiacci delle isole Svalbard in Norvegia. A Expo Milano 2015, la Comunità del Mais Spinato di Gandino è stata partner scientifico del Cluster Cereali e Tuberi.